12 novTempo di lettura: 8 min

LATest e-bulletin Novembre '24

In questo numero: ① Citazione del mese ② Tutto cambia affinché nulla cambi ③ La lingua perduta dei Cia-Cia di Sulawesi ④ Tanti buoni motivi per lavorare con LAT ⑤ The Arc, o l'arte del costruire in bambù ⑥ Malaysia, Saloma Link a Kuala Lumpur ⑦ Malaysia, AirAsia si espande globalmente ⑧ Indonesia, Indice di Sviluppo del Turismo

"La visione più pericolosa del mondo è quella di chi non ha mai guardato il mondo"

Alexander von Humboldt

Tutto cambia affinché nulla cambi

Nel capolavoro di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Il Gattopardo, la filosofia del cambiamento come semplice apparenza è sintetizzata in una frase memorabile: adottando le forme e i colori dei nuovi eventi, ci assicuriamo che nulla cambi oltre la superficie. Questo tema sembra particolarmente attuale, considerando due recenti cambi di regime nel 2024, uno in una superpotenza mondiale e l'altro in una nazione del Sud-est asiatico di grande influenza regionale. Entrambe le amministrazioni hanno promesso trasformazioni, lasciandoci a domandarci se questi cambiamenti porteranno un vero rinnovamento o semplicemente rafforzeranno le strutture esistenti.

La rielezione di Trump è davvero foriera di scompiglio, come temono alcuni, o siamo semplicemente turbati dall'apparenza del cambiamento, mentre il vero problema risiede nelle idee obsolete e nel potere radicato? Allo stesso modo, l'elezione del Generale Prabowo Subianto come presidente dell'Indonesia segna davvero una nuova fase di progresso sociale, mobilità economica e maggiore uguaglianza? O rappresenta una continuità del potere nelle mani dell’élite?

Sebbene non possiamo rispondere a queste domande in modo definitivo, la storia, se davvero si ripete, offre qualche indizio. L'uscente presidente indonesiano Joko Widodo, passato da un outsider concentrato sui problemi pratici dell'elettorato a una figura dell'élite politica, sembra confermare il tema de Il Gattopardo, suggerendo che la vera trasformazione risieda non nelle promesse di cambiamento, ma nell’adattamento della classe dirigente per mantenere la sua egemonia.

Joko Widodo (Jokowi), inizialmente simbolo di speranza, è passato nella percezione pubblica da potenziale salvatore a delusione. Nato da umili origini come imprenditore di mobili, Jokowi ha catturato l’immaginazione degli indonesiani, incarnando il potenziale del successo fondato sul merito in una società con limitata mobilità sociale.

Ironia della sorte, Jokowi deve molto della sua presidenza alle riforme democratiche del movimento “Reformasi”, che portò alla caduta del regime autoritario di Suharto nel 1998. Eppure, Jokowi ha sistematicamente indebolito le istituzioni create per proteggere queste riforme, in particolare la Commissione per l'Eradicazione della Corruzione e la Corte Costituzionale. La sua influenza sulla Corte Costituzionale si è rafforzata quando sua sorella ha sposato il presidente della Corte, il quale ha poi autorizzato la candidatura del figlio di Jokowi, Gibran, come vicepresidente al fianco di Prabowo, nonostante le restrizioni di età.

Inizialmente, eravamo speranzosi che un outsider potesse portare a un cambiamento duraturo. Ma, col senno di poi, lo stile di governo di Jokowi è sempre stato più incline al populismo che a un vero impegno per le politiche sostanziali. Ciò che ha realizzato, in termini reali, è la costruzione della propria dinastia politica.

Con Prabowo alla presidenza, si profilano due visioni per l'Indonesia: una in cui lo sviluppo economico si allinea con i valori democratici, e un'altra dominata dagli interessi oligarchici, in cui le libertà civili cedono il passo alle esigenze di sviluppo. Dato il passato di Prabowo e il suo impegno a proseguire l'eredità di Jokowi, sembra probabile che, per il prossimo futuro, l’Indonesia si orienterà verso questa seconda direzione.

La lingua perduta dei Cia-Cia di Sulawesi

La lingua Cia-Cia in Indonesia sta acquisendo una forma scritta per la prima volta, grazie a Hangul, l'alfabeto coreano. Tradizionalmente orale, il Cia-Cia è ora insegnato ai bambini sull'Isola di Buton, a sud di Sulawesi, usando l'Hangul, dopo che i tentativi iniziali con l'alfabeto arabo non hanno avuto successo. La struttura sillabica dell'Hangul si adatta bene alla fonetica del Cia-Cia, segnando una collaborazione interculturale unica guidata dall'ex sindaco di Baubau e da accademici coreani che hanno visitato l'isola nel 2009.

Il progetto, dopo le prime sfide come la carenza di insegnanti, ha guadagnato slancio con la pubblicazione di un dizionario Cia-Cia nel 2020. Oggi, l'Hangul appare su cartelli stradali e nelle scuole locali, offrendo agli studenti un modo per scrivere nella loro lingua madre. Tuttavia, con il predominio del Bahasa Indonesia, pochi giovani parlano quotidianamente il Cia-Cia. Gli anziani della comunità sottolineano che, sebbene la scrittura aiuti a preservare la lingua, l'uso quotidiano è essenziale per mantenerla viva. Documentare storie e saggezza locale in Hangul contribuirà a salvaguardare il patrimonio Cia-Cia per le generazioni future.

Il percorso per trovare un alfabeto scritto per la lingua Cia-Cia era iniziato con l'alfabeto arabo, tradizionalmente utilizzato nella regione fin dal 1500. Tuttavia, l'arabo si è rivelato inadatto alla struttura sillabica del Cia-Cia, che ha più affinità con la fonetica coreana. Questa compatibilità linguistica ha ispirato gli accademici sudcoreani a introdurre l'Hangul alla comunità Cia-Cia nel 2009. Dopo una visita all'isola di Buton, hanno aiutato due insegnanti locali di Baubau a viaggiare in Corea del Sud, dove hanno studiato approfonditamente l'Hangul presso l'Università Nazionale di Seoul. Il loro lavoro ha incluso lo sviluppo di materiali didattici e l’adattamento del sistema di scrittura coreano per soddisfare le particolarità del Cia-Cia, gettando le basi per una nuova forma scritta della lingua.

L'uso dell'Hangul per il Cia-Cia ha suscitato dibattiti. I critici sostengono che adottare un alfabeto straniero, in particolare uno associato a un’influenza culturale forte come la Corea, rischi di erodere l’identità unica della comunità Cia-Cia. Temono che affidarsi a un alfabeto esterno possa favorire una dominanza culturale, ridisegnando o oscurando gli elementi indigeni. Tuttavia, i sostenitori ribattono che l'Hangul offre un mezzo pratico per preservare e documentare la lingua, colmando le lacune dove l'alfabeto romano e arabo si erano rivelati insufficienti. Vedono questa fusione internazionale come un'opportunità per salvaguardare il patrimonio linguistico del Cia-Cia in una forma più accessibile, permettendo alle generazioni future di mantenere vive le proprie tradizioni.

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IL CANTASTORIE

The Arc, o l'arte del costruire in bambù

Il bambù ha guadagnato popolarità come materiale da costruzione ecologico, lodato per il suo impressionante rapporto resistenza-peso, superiore a materiali convenzionali come legno e acciaio. Con una resistenza alla compressione superiore del 10% rispetto al legno e una resistenza alla trazione da tre a quattro volte quella dell'acciaio, il bambù ha catturato l’attenzione di chi cerca alternative sostenibili in ambito edilizio. Nelle regioni ricche di bambù, specialmente nelle aree in via di sviluppo dell'Asia, rimane una scelta conveniente e attraente, nonostante richieda una manutenzione maggiore rispetto ai materiali tradizionali.

The Arc, situato nel campus della Green School a Bali, è un capolavoro di bambù di 760 metri quadrati, che funge da auditorium e palestra con un campo da basket a grandezza naturale. Completato nel 2021, il suo design impiega una struttura a guscio di rete di bambù lunga 19 metri, in cui archi interconnessi creano stabilità attraverso curve in direzioni opposte. Questo design è ispirato non solo dalle strutture naturali ma anche dall'anatomia umana. I responsabili della Green School descrivono The Arc come una struttura che richiama la forma e la funzione di una gabbia toracica, con un'estetica che ricorda il fluire delle famose cascate di Bali.

Ad arricchire il suo design ecologico, il pavimento del campo da basket è realizzato con pneumatici di aeromobili riciclati, facendo di The Arc un esempio eccellente di architettura sostenibile sia in termini funzionali che estetici. L’uso del bambù, con la sua elevata resistenza alla trazione e alla compressione, dimostra il potenziale di questo materiale per strutture resilienti e su larga scala.

IN EVIDENZA

Malaysia, il Saloma Link di Kuala Lumpur

Kuala Lumpur è in fermento con nuovi sviluppi e restauri, che aggiungono un tocco di freschezza alle rinomate attrazioni della città. Tra queste spicca lo splendido Saloma Link, un ponte pedonale e ciclabile di 70 metri che attraversa il fiume Klang collegando il pittoresco villaggio storico di Kampung Baru al Kuala Lumpur City Centre (KLCC). Il ponte funge da percorso panoramico per chi viaggia tra due delle aree più rappresentative della città. Oltre alla sua funzione pratica, il Saloma Link è un vero capolavoro architettonico, che offre uno dei migliori punti di osservazione per ammirare le torri gemelle della Petronas. Da questo punto, si può vedere le metà superiore delle torri, splendidamente spiccare sul profilo urbano di Kuala Lumpur. Il ponte è inoltre illuminato di notte, arricchendo il paesaggio notturno della città e consolidando il soprannome di Kuala Lumpur come "Città Giardino di Luci."

Malaysia, AirAsia si espande globalmente

AirAsia punta a una grande espansione globale, con l'obiettivo di lanciare rotte verso Africa, Europa e Stati Uniti entro i prossimi anni. Capital A, la società madre di AirAsia, ha annunciato questo ambizioso piano, esprimendo l’intento della compagnia di ottenere una copertura mondiale entro il 2030. AirAsia, storicamente focalizzata su rotte regionali all'interno dell'Asia, vede queste nuove destinazioni come un'opportunità strategica per entrare in mercati diversi, dalle economie emergenti in Africa ai principali centri di viaggio occidentali. Questa espansione è in linea con la recente ristrutturazione di AirAsia, che le permetterà di concorrere meglio su scala globale. Capital A ha sottolineato che AirAsia darà priorità ai collegamenti con le nazioni africane emergenti e con i paesi occidentali, sfruttando la domanda di viaggio sia nuova che consolidata e rafforzando la reputazione di AirAsia oltre l'Asia.

Indonesia, Indice di Sviluppo del Turismo

L’Indice di Sviluppo del Turismo e dei Viaggi 2024 colloca l’Indonesia al 22° posto su 119 paesi, con un punteggio di 4,46 nel Travel and Tourism Competitiveness Index. Questo rappresenta un miglioramento significativo per il settore turistico indonesiano. In precedenza, nel 2019, l’Indonesia era classificata al 40° posto su 140 paesi, con un punteggio di 4,3. È un progresso di due posizioni rispetto alla posizione del 2017, quando l’Indonesia si trovava al 42° posto su 136 paesi con un punteggio di 4,2. Il rapporto del 2015 collocava l’Indonesia al 3° posto su 141 paesi per competitività dei prezzi nel settore turistico. Inoltre, il rapporto evidenziava buone politiche e condizioni favorevoli per il turismo e i viaggi (9° posto) e un buon punteggio in termini di risorse naturali e culturali (17° posto). Tuttavia, il paese ha registrato un punteggio piuttosto basso nell'indice delle infrastrutture (75° posto), in quanto alcuni aspetti delle infrastrutture di servizi turistici risultano ancora poco sviluppati.

Tutta la nostra offerta per viaggiatori individuali e di gruppo, nonché per il mercato MICE, è basata su un programma di contributo climatico. Ciò significa che una parte delle emissioni di gas serra che verranno generate viene compensata da progetti in collaborazione con Climate Partner, uno dei principali fornitori di soluzioni per la protezione del clima per le aziende.

Le emissioni prodotte vengono compensate sostenendo un progetto di energia geotermica certificato da terzi a Darajat, Java (Indonesia). Il progetto aiuta a soddisfare la crescente domanda di elettricità in Indonesia. Aumentando la quota di energia rinnovabile, si riduce la dipendenza dall'elettricità prodotta da combustibili fossili e si risparmia circa 705.390 tonnellate di emissioni di CO2 all'anno.

Da oltre trent'anni, Lotus Asia Tours fornisce servizi e assistenza ai viaggiatori di tutto il mondo, specializzandosi nella progettazione e realizzazione di eventi aziendali, attività, tour incentive e viaggi motivazionali, mirati ai mercati FIT, GIT e MICE, in Indonesia, Malesia, Singapore, e Indocina. Il gruppo gestisce anche quattro boutique hotel in Indonesia, a Lombok, Bali, Sulawesi e Papua.

Per saperne di più sul nostro marchio, visitate il nostro sito Web o contattateci direttamente; non vediamo l'ora di sapere come potremmo contribuire a rendere il vostro prossimo viaggio, tour o evento memorabile e di successo.

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